francigena 2013 dal monginevro 1

 

In treno da Como S. Giovanni alle 6,36 , freccia rossa da Milano centrale alle 8,00 , a Torino Porta Nuova alle 9,00 , coincidenza con il regionale per Oulx alle 9,16 , a Oulx dopo circa un’ora , successivo  autobus per Claviere  delle 10,40,  in quanto nei giorni feriali l’autobus non sale al Monginevro. Uscuto da casa senza macchina , orari previsti e coincidenze rispettate , ottimo per essere una prima volta ,  un buon inizio di cammino  . Cielo nuvoloso ma senza pioggia con qualche spiraglio di sole in val di Susa , vedo le cime dei monti che la contornano tutte imbiancate di neve , un bel paesaggio dopo l’anonima periferia di Torino . Sceso dall’autobus a Claviere , all’ufficio turistico chiedo informazioni per la salita al passo e mi faccio apporre il primo timbro sulla credenziale , telefono e prenoto per la notte a Oulx dai salesiani , che mi confermano la stanza  . Voglio cominciare dal passo fissando lì il mio kilometro zero , lo raggiungo alle 12 dopo  mezz’ora di salita su sentiero sul lato sx della valle,  attraversando un confine simbolico con la Francia . Sonoo ai 1854 mt. del passo , primo comune francese , stazione di sci , agglomerato di case  e condomini per vacanze , per niente bello , solo le cime dei monti rallegrano l’animo.  Timbro sulla credenziale all’ufficio turistico , due passi per visitare il paese e visita della chiesa prima di iniziare la discesa verso Claviere, giusto il tempo di orientarsi per scendere sul lato dx della valle sul sentiero che costeggia il laghetto alpino e  il campo da golf , diverse buche e molto ben tenuto .  Il cammino e’ poco segnalato , ma non si puo’ sbagliare , bisogna solo scendere e arrivare alla periferia di Claviere senza  rientrarci , poca statale fino all’indicazione della cappella di San Gervasio , in alto sopra la strada, dove inizia un sentiero a tornanti in discesa , fondo ghiaioso abbastanza sconnesso e pericoloso  in questa gola spettacolare , in vista di un bellissimo ponte tibetano o nepalese , ora chiuso , che collega le due parti della valle . Al fondo della valle attraverso il torrente in piena su un passerella di travi in legno con il sentiero che lo costeggia , riparato recentemente delle parti ammalorate , un parapetto con funi di acciaio protegge per sicurezza . La valle si allarga , il sentiero attraversa boschi di abeti , larici , pini e alberi di sorbo con un sottobosco pulito e ben tenuto , dopo 2 km circa di statale arrivo a Cesana Torinese , attraverso tutta la via principale del paese , ben tenuto , arrivo alla chiesa principale per fermarmi a riposare , trovata chiusa , mi siedo su  una panca in pietra all’esterno all’ombra , tolgo lo zaino , fame e sete si fanno sentire . Ecco che arriva il parroco , apre la chiesa ed entro con lui , ma  riesco subito per continuare il mio leggero pranzo . Quando lui riesce , parliamo del paese  e del suo lavoro , dei suoi continui spostamenti per celebrare le funzioni nelle varie frazioni e paesi dell’alta valle a lui affidati , per stare vicino ai bisogni della gente , ora è in attesa  dei bimbi per il catechismo . Gli chiedo di apporre il timbro sulla credenziale , non lo ha appresso , scende in paese a casa sua a prenderlo , ritorna mentre poco alla volta stanno arrivando i bimbi  . Lo ringrazio , telefono per prenotare la prossima notte dalle suore a Susa , rimettendomi in cammino alle 14,30 verso Oulx . Attraverso le frazioni di Mollieres e di Solomiac , incantevole paesino , sempre per boschi , senza particolari dislivelli , passando poi su una strada bianca sterrata , infine sulla statale per circa 7 km con due brevi gallerie fino all’ingresso di Oulx , con poco traffico ma monotono e pericoloso , non ci sono altre soluzioni . Brutto è l’ingresso in paese , per forza attraversare la statale e cercare di capire quale direzione prendere :  una porta all’autostrada ,la seconda a Sauze d’Oulx e l’ultima verso il paese , divisi fra loro da guard rail in cemento . Forse la stanchezza o forse i cartelli non ben disposti , e’stato facile sbagliarsi e prendere per l’autostrada , accorgendomi subito dell’errore fatto . Ricerca dei salesiani che si trovano vicino alla stazione , da dove ero partito questa mattina , passo davanti all’oratorio , la città dell’allegria , trovo l’ufficio e l’economo addetto al ricevimento,  dopo la registrazione e il timbro sulla credenziale , dato il donativo e chiesto l’indicazione di un ristorante per la cena , mi accompagna in camera situata  in un altro loro fabbricato , li vicino . Bella e semplice la prima camera del cammino , doccia , riposo e cambio in attesa dell’ora di cena . In questo ristorante-pizzeria sono l’unico cliente , parlo con il proprietario–cuoco , che mi riconosce subito come pellegrino : mi prepara una minestra di verdure , veramente buona , con sopra una bella spolverata di parmigiano , per secondo un favolosa trippa con pecorino , il tutto accompagnato da un buon vino rosso sfuso . Arrivano altri clienti , torno in camera per prendere la credenziale da far timbrare anche da lui per un ricordo della serata , anche per digerire il troppo che ho mangiato , ritorno a pagare Ignazio , il proprietario che mi offre un liquore , ALKABUSER , che mi riscalda ben bene e mi da la ricetta , offrendomi in regalo una forma di pane da lui appena fatta , che mi tornera’ buona nei prossimi giorni . Prima notte del nuovo cammino , stanco , fa freddo ma molto contento per come è iniziato .

 

 

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